Piève
A Pieve, 109 PersoneInsee Piève 16 a 1427 metri 1970 ettari
Da scoprire
Piccolo villaggio nell'Haut-Nebbiu
Piève è un piccolo villaggio nella regione di Nebbiu con una popolazione di 109 abitanti, servito dalla D62, che collega diversi villaggi dell'Haut-Nebbiu con, nell'ordine: Vallecalle, Rapale, Piève, Sorio, San Gavino di Tenda e Santo Pietro di Tenda.
Il villaggio è stato abitato fin dalla preistoria, come testimoniano alcuni reperti archeologici, tra cui i menhir di Piève. La Chiesa di San Quìlicu, con il suo campanile staccato, pone il villaggio sotto il patronato di San Ciro.
I suoi monumenti storici, tra cui la cappella duecentesca di Chjesa Nera, i suoi vecchi forni per il pane e le sue antiche mulattiere ne fanno un villaggio tipico della regione di Nebbiu, il cui territorio si estende su una fascia pianeggiante che va dalla montagna alla pianura, con un'altitudine che varia da 1.426 metri a 16 metri, senza accesso diretto al mare.
Etimologicamente, il nome "Piève" deriva dal latino "plebs", che significa "popolo". Storicamente, in Corsica, una piève era un distretto amministrativo e religioso che raggruppava diverse comunità di villaggio attorno a una chiesa principale.
Patrimonio culturale e religioso
La Chiesa di San Ciro - San Quìlicu
La chiesa parrocchiale di San Ciro (San Quìlicu), ricostruita su fondamenta medievali, si distingue per il suo campanile a quattro piani, posto a 10 metri di distanza dalla chiesa.
San Ciro di Tarso, uno dei più giovani santi cristiani
La chiesa è sotto il doppio patronato di San Ciro di Tarso, il più giovane santo della Chiesa cattolica (tra i 3 e i 5 anni), e di sua madre Santa Giulitta, martiri cristiani celebrati il 15 luglio.
Per saperne di più su San Ciro di Tarso e Santa Giulitta.
Cappella di San Bastianu
Inosservata, la piccola Cappella di San Bastianu si trova sulla strada dipartimentale, 400 metri prima del villaggio.
I Menhir di Piève

Il villaggio possiede un ricco patrimonio archeologico, testimoniando un'occupazione umana fin dalla preistoria.
Tra i resti degni di nota, tre statue-menhir scoperte sul Col de Tenda (Bocca di Tenda), datate tra il 1400 e il 1300 a.C., esposte davanti alla Chiesa di San Ciro e messe al riparo dal 2017.
Foto del 2012
Passeggiata di scoperta a Chjesa Nera - La Chiesa Nera
La Chjesa Nera - conosciuta anche come Chjesa Negra o Chiesa Negra - è una chiesa in rovina completamente isolata nella conca di una valle sulle alture di Piève, a 40 minuti di cammino. Era collegata a un antico villaggio cinquecentesco - Asigliani - oggi abbandonato e di cui rimangono poche tracce, ma che avrebbe compreso anche un'altra cappella (da confermare).
Sulle alture del comune, salendo verso il massiccio di Tenda, troverete questo sentiero naturalistico che porta alle rovine della "Chjesa Nera" (Chiesa Nera), menzionata negli appunti di Prosper Mérimée, ispettore dei Monuments Historiques per il loro restauro.
Si tratta di una breve passeggiata di meno di 2 km, perfetta per una gita in famiglia che unisce il piacere alla scoperta dei tesori nascosti del Nebbiu.
Un altro percorso più lungo è possibile lungo la strada del Murato verso il Col de Bigorno, ma non è segnalato e richiede una migliore conoscenza della zona.
